di ALESSIA TROVATO
L’autore che raccontò i cambiamenti culturali di un periodo storico secondo un’altra prospettiva. Milan Kundera nato nel 1929 a Brno in Cecoslovacchia, studia musica letteratura e cinematografia, passioni trasmesse dal padre Ludvik, celebre pianista e direttore di orchestra. Adolescente, pubblica le sue prime raccolte di poesie. Segue dei corsi di letteratura, ma la sua passione lo spinge a mutare i suoi iniziali progetti. Si iscrive infatti laureandosi alla scuola di cinema la Famu.
Legato al partito comunista, ne fu espulso per alcune sue idee culturalmente diverse dalla linea del partito. Riammesso dopo alcuni anni, il suo background culturale gli permise di diventare un esponente di spicco. Abbracciando le teorie legate alla ” Primavera di Praga“, fu costretto a dimettersi dall’insegnamento e dal partito ed a trasferirsi in Francia. Le idee innovative e riformista influenzano la sua scrittura, a partire dal romanzo “lo scherzo”, dove racconta il periodo storico relativo alla primavera di Praga, movimento culturale politico e sociale che cercava di cambiare le rigide regole imposte alla nazione Ceca dall’unione sovietica. Il romanzo che lo consacrerà al grande pubblico, “L’insostenibile leggerezza dell’essere“, scritto nel 1982, ma pubblicato nel 1984, sarà un successo. Opera filosofica, rispecchia le incertezze della natura umana i tutte le sue sfaccettature e contraddizioni. Il personaggio di Tomas, uomo che ama relazionarsi con molte donne senza essere mai fedele e senza mai iniziare una seria convivenza. Conosce Tereza e suo malgrado dovrà accettarne la presenza e la convivenza. Costretti a scappare dalla capitale Ceca, si rifugiano a Zurigo per poi rientrare nel loro paese dove conosceranno altre persone ed affronteranno molte difficoltà. All’interno del romanzo, l’autore analizza con criticità i vari personaggi, come se non fosse lui l’autore ma bensì come uno spettatore.
Ognuno dei vari personaggi prenderà strade diverse, i protagonisti Tomas e Tereza, si trasferiranno in una isolata località per evitare le tentazioni della vita, e in un banale incidente perderanno la vita. Kundera scrisse, nel corso della sua lunga esistenza, è morto all’età di 94 anni, l’11 luglio di questo anno, 10 romanzi, tralasciando quelli già citati, Ricordiamo “l’immortalità, la lentezza, la festa dell’insignificanza ed altri. Raccolte di poesie e drammaturgia, scritti vari, che lasceranno riflettere i nuovi lettori ed anche i vecchi.
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