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La poesia in musica di Fabio Concato

di Alessia Trovato

“Fiore di maggio”, 1984, quanti ricordi ero una bambina. Avevo 8 anni, quando ascoltai per la prima volta “questa stupenda poesia”  dedicata all’evento più emozionante della vita di Fabio Concato: la nascita della figlia di nome Carlotta. Ho deciso di iniziare da qui per raccontare l’artista più raffinato del panorama italiano. Il mio breve profilo vuole far conoscere aspetti più intimi e intensi della vita del cantautore di origini milanesi, che esordisce negli anni 70 fondando il gruppo “I mormoranti”, insieme a due suoi amici  di infanzia. Profondo estimatore della musica jazz, eredita l’amore per questo stile di musica dal padre celebre musicista. La consacrazione avvenne negli anni ’80 con uno dei suoi cavalli di battaglia: Domenica bestiale.

Nel 1982  partecipò ad una delle indimenticabili edizioni del Festivalbar,  ma non ottenne un risultato soddisfacente. In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera chiacchierando  con Il critico musicale Mario Luzato Fegiz ha affermato: “Ero innamorato di mia moglie la portavo ogni domenica al lago, così nacque il mio primo grande successo”. Questo brano sarà  presente nella pellicola di Marco Risi intitolata “Vado a vivere da solo”. Un’ascesa  inarrestabile nel 1984 che continua con l’uscita dell’album omonimo e con i successi “E ti ricordo ancora”, “Sexi tango” e la struggente “Guido piano”.

Attento alle problematiche sociali, negli anni ’90  compone  un brano dedicato all’organizzazione benefica  Telefono Azzurro. Il suddetto brano in poco tempo entrerà  nella hit parade scalando la classifica sino ad arrivare ai primi posti. Negli anni ha sempre ricercato nuovi stili musicali fondendoli ad altri per mantenere un evoluzione stilistica modulando nuove ritmiche.

Nel corso degli ultimi spettacoli ha affascinato il pubblico presente riproponendo vecchi successi, brani riarrangiati e cover. Molte le collaborazioni, tra tutte ricordiamo il brano “Binario tre”, cantata con Samuele Bersani ed inserita nell’album “Caramella smog” del 2002 .

“Tu che sei nata dove c’è sempre il sole”

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