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G7 a Hiroshima: nuove sanzioni per Putin, ok alla “via della seta”

di Antonio Zito

Oggi 19 maggio la riunione dei Leader del G7 a Hiroshima al museo della pace è avvenuta con l’intento di ricordare l’evento dello sgancio della prima bomba atomica sul Giappone nel 1945, al fine di scongiurare i rischi di guerra tra nazioni provviste di armamento nucleare come la Russia e il blocco occidentale. Dopo aver convenuto sulla necessità di una pace equa, i Leader dei paesi più industrializzati , fatta eccezione per Russia e Cina, hanno stabilito la necessità di ulteriori sanzioni contro la Russia specialmente nel campo del commercio dei diamanti, e di vari materiali di cui la Russia è ricca.

In attesa dell’arrivo di Zelensky al summit quanto mai celebrativo dell’appoggio all’Ucraina da parte dei sette paesi lì rappresentati si è confermato il pieno appoggio al presidente ucraino con l’accordo sull’invio di nuove armi a quel paese. I Leader hanno esaminato la posizione della Cina nella situazione internazionale con riferimento alla cosiddetta “via della seta” al commercio cioè con la Cina che a livello globale è vantaggioso per entrambi nonostante l’accordo di amicizia che lega Cina e Russia. A tal fine si è raccomandato che nessun paese fornisca armi alla Russia in questo frangente.

I colloqui informali della Meloni con gli altri capi di stato europei in particolare con Macron , Sunak, Sholze, ha permesso di chiarire parecchie questioni in sospeso nella politica estera europea ed in particolare riguardo per i flussi migratori. La Russia ha fatto sapere tramite un comunicato stampa del suo portavoce Dmitry Peskov che il commercio estero della Russia non verrà colpito in modo irreparabile perchè gli acquisti “si fermano in un posto e cominciano in un’altro”secondo le sue testuali parole.

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