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RITRATTI: Raoul Bova, dal nuoto al cinema tra bellezza e simpatia

di ALESSIA TROVATO

Classe 1971, fisico statuario, tutte le donne impazziscono per lui. Originario di Roccella Ionica una ridente cittadina della Calabria, Raoul Bova dopo aver conseguito il diploma presso l’istituto magistrale Jean Jacques Rousseau, decide di iscriversi presso l’Istituto Isef (Istituto che consente di diventare insegnanti di educazione fisica, l’attuale facoltà di Scienze Motorie), che abbandonerà dopo un breve periodo.

La sua passione per lo sport, in particolare per il nuoto, gli gli consentirà di diventare campione italiano partecipando e vincendo i 100 metri stile libero. Prima di entrare nel mondo del cinema negli anni 90 , viene scritturato dal programma “Scommettiamo che”, trasmissione condotta da Fabrizio Frizzi in onda su Rai 2, nella quale rivestirà il ruolo di valletto. Successivamente nel 1992 interpreta un seducente barista nella pellicola d’esordio “mutande pazze” diretto da Roberto D’Agostino . La svolta nel 1993, il suo fisico atletico i suoi occhi azzurro cielo vengono notati dal regista Carlo Vanzina che gli propone il ruolo da protagonista nella commedia romantica dal titolo “piccolo grande amore” con la splendida Barbara Snellenburg protagonista femminile. La trama racconta l’amore idilliaco tra Marco e Sofia, lei di origini nobili, lui un istruttore di surf, ma nonostante l’estrazione sociale non sia la stessa l’unico elemento fondamentale che li unisce il sentimento profondo che provano entrambi.

Nel 1995 l’avvenente e tenebroso attore accetta il ruolo dell’ispettore di polizia Nino Di Venanzio diretto dal regista Claudio Fracasso nella fiction “Palermo Milano solo andata” che narra il trasferimento del pentito Leofonte accusato da Marinnà di avere rapporti con la cosiddetta cupola corleonese con a capo il potente boss Scalia, dal tribunale di Palermo a quello di Milano. Un excursus intenso che prosegue negli anni 2000 con molti ruoli profondi , lo ricordiamo nella fiction “Come un delfino” dove interpretava un maestro di nuoto che dopo un periodo travagliato vuole rinascere sostenendo un gruppo di ragazzi in difficoltà. Ambientata nella fantastica cornice delle Isole Eolie tra Milazzo ed alcune isole appartenenti all’arcipelago eoliano, possiamo inserirla come una delle fiction a sfondo sociale più seguita del momento.

Attore poliedrico si cimenta anche ad interpretare personaggi comico come in “Scusate se esisto” dove recita nel ruolo di un omosessuale che vive una quotidianità un po’ distorta in quanto in precedenza sposato con prole. Insomma, un artista dai mille volti che ancora oggi ci emoziona nonostante la sua età. Concludo raccontando la mia esperienza personale: ho avuto il piacere di incontrare Raoul Bova mentre girava la fiction in Sicilia , parlare con lui è stato molto emozionante, ma ancora di più scoprire che nonostante la sua notorietà è una persona semplice che si sa emozionare.

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