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Prigozhin, la marcia su Mosca e il conflitto russo-ucraino: le incognite di Putin

di Antonio Zito

Dal 24 giugno le notizie riguardanti il presunto colpo di stato-ammutinamento di Prigozhin capo dei miliziani della Wagner si affollano sui giornali di tutte le maggiori nazioni del mondo. Le informazioni della propaganda occidentale dicono che certamente c’è stato un sommovimento in Russia ma come definirlo è ancora oggetto di discussione. Nell’ipotesi del colpo di stato le fonti occidentali vedono che la mancanza di un’autentica democrazia nella nazione guidata da
Putin si sarebbe concretizzata a seguito dello “stress” della guerra in Ucraina in un tentativo di cambiamento repentino del regime imperante, ancora non maturo per la propaganda occidentale per una vita autenticamente democratica. Dimenticando che le attuali nazioni nate dopo il crollo del muro di Berlino sono in realtà sovrane per un evidente appoggio di larga parte dell’opinione pubblica e che fanno seguito a veri cambiamenti repentini come quello di Gorbaciov nel 1990.

D’altro canto il comportamento di Prigozhin è risultato piuttosto rispettoso delle autorità del regime imperante in Russia accettando di buon grado di ritirarsi in Bielorussia in attesa di decisioni del governo russo. Non sembra quindi che si trattasse di una marcia su Mosca. Molto significativo è stato il commento del portavoce del Cremlino Peskov il quale ha definito quelle di Prigozhin truppe “eroiche”per il comportamento delle truppe dei miliziani della Wagner in Ucraina, avvalorando così l’ipotesi dell’ammutinamento. Certo dopo Capitol Hills e il pronunciamento dei seguaci di Bolsonero in Brasile tutto questo sembra avvalorarsi come qualcosa di accettabile nella storia di una Nazione di tipo presidenziale come la Russia.

Quali conseguenze ci potranno essere nella guerra in Ucraina è presto per dirlo ma tutto lascia pensare che eventuali missioni di pace saranno favorite dall’evidente indebolimento della politica fin qui seguita dalla Russia a causa anche solo di un semplice ammutinamento. D’altro canto le operazioni militari in Ucraina sembrano segnare il passo da ambedue le parti in conflitto nonostante l’assenza dei miliziani della Wagner, dopo il loro ritiro politico e militare.

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