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SERIE TV: tutti pazzi per Mercoledì di Tim Burton!

di LUCA CONSIGLIO

Mercoledì è tornata! Ed è tornata grazie alla serie Netflix di Tim Burton che è andata in onda il 23 novembre. La sua iconica figura apparve sugli schermi televisivi nella serie del ’64 sul canale americano ABC in due stagioni della Famiglia Addams allora in bianco e nero ed era interpretata da Lisa Loring.

Questa prima Mercoledì è molto diversa: un po’ triste, emaciata, ma fantasiosa, piuttosto tranquilla e poetica comunque aveva il suo piccolo cipiglio meno sadico e portava sempre con se la bambola senza testa Maria Antonietta. Per vedere la sua evoluzione bisognerà aspettare i film tra il’91 e ’93 dove ad interpretarla è la allora giovanissima Cristina Ricci, qui Mercoledì è molto più sadica ma molto più matura rispetto a tutta la sua famiglia, non sorride quasi mai, non rispetta le gerarchie e non si sente in torto a minacciare, non sempre velatamente, accetta e rispetta unicamente chi si mostra strano, intelligente e orgogliosamente diverso come lei e la sua famiglia, senza mostrare quasi mai emozioni o rimorso.

Si schiera a fianco e a protezione dell’escluso, del deriso, senza perdere mai la sua eleganza e sagacità, arrivando con il suo fare machiavellico a farla pagare agli oppressori. Se la prima Mercoledì conosciuta sui nostri schermi era una bambina, quella di Jenna Ortega è una vera e propria adolescente. Espulsa da più di una scuola per i suoi soliti comportamenti poco consoni, gli Addams decidono quindi di mandarla nella scuola in cui loro sono cresciuti e in cui essere strano, pericoloso e un inetto è una dote: la Nevermore.

Questa nuova Mercoledì non perde il rappresentativo cipiglio, la forte morale e la spiccata intelligenza, ma è vestita in nuovi panni: quelli adolescenziali che la rendono meno malefica. Risulta infatti quasi più una classica adolescente arrabbiata, che prova in tutti i modi ad essere insensibile quando in realtà dei sentimenti li prova. Incomincia a mostrare i primi conflitti madre-figlia tipici dell’adolescenza. La Mercoledì burtoniana si evolve ancora diventando pian piano più adulta, più complessa, più sfaccettata rispetto alle versioni precedenti. Si mette in discussione, cede ad alcune norme ma sempre a suo modo, instaura rapporti affettivi al di là di quelli familiari. Risulta più umana e normale del solito, anche se questa volta è provvista di poteri soprannaturali. Qualche tratto l’ha dovuto cambiare non poteva mantenersi né quella bambina inquietante e disincantata, né la preadolescente sadica e machiavellica. La Mercoledì odierna è sicuramente una delle versioni migliori del personaggio nei media. Non si snatura né perde la sua essenza, semplicemente cresce e si modernizza. Piccola dedica alle sue altre versioni sta nella scelta di Christina Ricci come una degli insegnanti della Nerevrmore.

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