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Sognoattivo: addio a Franco Leo, continua a correre anche da lassù…

di FRANCESCA CITRO

Domenica 6 novembre aveva coronato il suo sogno: correre la Maratona di New York in carrozzina perché affetto da tetraparesi spastica. Franco Leo, cinquantatreenne di Bellizzi, in provincia di Salerno, è morto per complicanze legate alla malattia.

A New York Franco, come veniva chiamato in città, il pittore era volato assieme al fratello Dario che con lui ha corso i 42 chilometri e 195 metri per le strade della Grande Mela spingendolo in carrozzina per il percorso.
Un sogno quello di Franco realizzato grazie all’aiuto della comunità di Bellizzi e dei social, così è arrivato il supporto di uno sponsor e la costruzione di una carrozzina speciale da parte di un artigiano di Reggio Emilia che consentisse a Franco di poter affrontare con comodità le diverse ore di maratona. Franco e il fratello Dario avevano attraversato 7.118 chilometri per partecipare alla più importante e famosa maratona dell’anno, da sempre il suo sogno.
Di ritorno dagli Stati Uniti il comune aveva organizzato in suo onore una festa.
Commovente il messaggio con cui il fratello Dario ha annunciato la scomparsa di Franco sui social e sul profilo dell’associazione Sogno Attivo:” Te ne sei andato in una sera di pioggia e ci hai lasciati sgomenti, infreddoliti, tristi.
Ciò che mi rende sereno è che il cielo ha voluto regalarti, pochi giorni prima della tua fine, il tuo sogno tanto atteso”.

Dopo il sogno è passato qualche giorno e chi ha tanto lottato ha effettuato il volo verso un mondo migliore dove non c’è nessun grado di separazione, dove nessuno ha paura, dove tutti amano, sognano e vivono senza nessuna difficoltà e dolore.

Il dolore e tanto vuoto è quello che invece chi vola verso mondi migliori lascia sulla terra: la nostra forza sia la sua libertà, la sua pace, il suo volo migliore verso una destinazione a noi ancora ignota ma che non prevede dolore di alcun tipo: non bisogna piangere la sua assenza perché ci amerà dal cielo come ci ha amati sulla terra, perché l’amore del cielo è sconfinato e senza barriere e difficoltà che ci possono far sentire separati: la separazione è solo fisica ma il suo amore vive nei nostri cuori e nei ricordi condivisi perché nessuno muore sulla terra fin che vive nel cuore di chi resta. Allora non mi resta che dire con tutto il mio cuore: Buon volo amico mio! Non è un addio ma un arrivederci sicuramente in un mondo migliore. Buon volo Franco!

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