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Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi: un’opportunità per micro e piccole imprese

TRANSIZIONE DIGITALE ORGANISMI CULTURALI E CREATIVI

Il programma Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi è una nuova opportunità per le micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni no profit emanata dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR.
Ne parleremo in diretta su Radio Salerno Village oggi, mercoledì 9 novembre, a partire dalle ore 18.30.

Inoltre è stato organizzato un workshop presso il Centro Polifunzionale Arbostella per lunedì 14 alle ore 18,30 rivolto a Giovani, Donne, Associazioni, imprese, ecc. L’incontro informativo e formativo prevede anche la rilevazione e la verifica sia degli obiettivi che della fattibilità tecnica, economica, logistica e di mercato dei progetti. Sono finanziati progetti fino a 100 mila Euro, la dotazione finanziaria del programma ammonta a 115 milioni di euro.

L’incentivo “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC) favorisce l’innovazione e la digitalizzazione delle micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit. La misura è promossa dal Ministero della Cultura (Direzione Generale Creatività Contemporanea) e gestita da Invitalia.

L’incentivo può contare su una dotazione finanziaria di 115 milioni di euro prevista dal PNRR. Più in dettaglio, TOCC rientra nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Investimento 3.3, Sub-Investimento 3.3.2.

A CHI SI RIVOLGE

Le agevolazioni sono rivolte alle micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché agli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che risultano costituiti al 31 dicembre 2020 e che operano nei settori culturali e creativi e nei seguenti ambiti di intervento:

· Musica;

· Audiovisivo e radio;

· Moda;

· Architettura e design;

· Arti visive;

· Spettacolo dal vivo e festival;

· Patrimonio culturale materiale e immateriale;

· Artigianato artistico;

· Editoria, libri e letteratura;

· Area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

COSA FINANZIA

Sono finanziabili progetti fino a 100.000 euro – considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante – da realizzare in 18 mesi. Gli interventi devono avere i seguenti obiettivi:

· creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online;

· diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero;

· fruizione del proprio patrimonio attraverso piattaforme digitali, nuove modalità e nuovi format narrativi;

· digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione e condivisione;

· incremento del crowdsourcing e sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

LE AGEVOLAZIONI

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo di 75.000 euro, nel rispetto del regolamento de minimis. Le imprese devono finanziarie con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.

Alcuni esempi di spese finanziabili:

· impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;

· componenti hardware e software;

· brevetti, marchi e licenze;

· certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate al progetto da realizzare;

· opere murarie nel limite del 20% del progetto di spesa complessivamente considerato ammissibile.

Alcuni esempi di capitale circolante:

· materie prime;

· servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;

· godimento beni di terzi

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