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Geza Kertesz, dalla Salernitana a eroe della Shoah: un docufilm per ricordarlo…

di MARINELLA MARINO

Giovedì 27 Gennaio, dalle 10.30 alle 12.30 presso l’auditorium del liceo Severi di Salerno si terrà un evento culturale a cura dell’associazione di promozione sociale “Macte Animo 1919“. In occasione del “Giorno della memoria”, dedicato alla persecuzione degli ebrei da parte del nazismo durante la seconda guerra mondiale (il 27 Gennaio venne liberato il campo di sterminio di Auschwitz in Polonia), è stato realizzato un docufilm raccontato che ha come protagonista Geza Kertesz, allenatore ungherese di origini ebraiche, alla guida dell’Unione Sportiva Salernitana negli anni ’30 e ’40, eroe in Patria per aver contribuito a salvare centinaia di ebrei dalla deportazione e lo sterminio.

Geza Kertesz, nato a Budapest il 21 Novembre 1894, giocatore e allenatore, anche della Salernitana, era nazionalista, gli eventi della seconda guerra mondiale portarono all’interruzione del campionato italiano; Kertesz, quindi, decise di tornare in Patria, in Ungheria, dove visse fino al 1925, poi si trasferì in Italia e precisamente a Catania. Era tenente colonnello dell’esercito e costituì insieme all’ex compagno di squadra Toth, un’organizzazione resistenziale che salvò decine di ebrei e partigiani ungheresi dai campi di sterminio nazisti. Si travestì anche da soldato della Wehrmacht per aiutare delle persone a scappare dal ghetto di Budapest e aveva rapporti coi servizi segrti americani.

Kertesz fu però arrestato nel dicembre 1944 dopo che un delatore aveva riferito alla Gestapo che questi nascondeva un ebreo in casa e morì fucilato insieme al compagno Toth qualche giorno prima della liberazione ungherese precisamente il 6 febbraio 1945; con loro morirono altri 5 commilitoni. Morì da eroe durante la seconda guerra mondiale; la sua storia fu pero’ dimenticata per decenni. E’ stato definito a posteriori lo Schindler del Catania. La storia extracalcistica di Geza Kertesz era stata dimenticata dal regime comunista a causa del suo passato nazionalista. Nel 2011 a Catania, venne costituito un comitato di cittadini che proponevano l’intitolazione di una strada in sua memoria. In collaborazione con il comune il comitato organizzò anche un evento in sua memoria in piazza Verga, dove sorgeva lo stadio della squadra che fu promossa in serie B. Il 26 aprile 2015 gli è stata intitolata una via dalla commissione toponomastica del Comune di Catania. Ora arriva anche l’occasione di ricordarlo nella “sua” Salerno, dove ha allenato la squadra della città in tre occasioni, grazie al lavoro dell’associazione “Macte Animo 1919”, nata da poche settimane con l’intento di preservare la memoria legata alla Salernitana e ai protagonisti del passato, dalla fondazione ai giorni nostri.

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