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L’undici gennaio 1999 fa ci lasciava Fabrizio De André

di Riccardo Annunziata
Fabrizio de André morì l’11 gennaio del 1999 a 59 anni ancora non compiuti a causa di un carcinoma polmonare. Venne detto Faber. La celebre frase è “Fabrizio De André apparteneva a tutti quelli che lo hanno amato”.  Ancora oggi Fabrizio De André rimane un punto di riferimento per tanti artisti per gli appassionati di musica leggera dopo tanti anni.
Fabrizio de André è stato un cantautore italiano. La sua morte l’ha reso immortale. Le canzoni principali sono: Don Raffae, col celebre ritornello “ah che bello cafè pure in carcere lo sanno fa co a ricetta ch’a Ciccirinella compagno di cella cha dato mamma”, Creuza de ma, Bocca di rosa, Geordie, Gabry Ponte ne fece una cover. Il ritornello principale è “Impiccheranno Geordie con una corda d’oro è un privilegio raro rubò sei cervi nel parco del re vendendoli per denaro” e molte altre canzoni.
Hanno fatto pure un film ispirato alla vita e alla carriera di De André che si intitola “principe libero” del 2018 interpretato da Luca Marinelli.
Ieri sera alle 23.35 su Rai1 è stato trasmesso il documentario “Fabrizio De André & PFM – Il Concerto Ritrovato”. Un film diretto da Walter Veltroni con i contributi di Dori Ghezzi, cantante e moglie dello stesso De André.  Il 3 gennaio 1979 Fabrizio De André e la Premiata Forneria Marconi fecero un concerto presso il padiglione C della Fiera di Genova. Di quell’evento esisteva una registrazione autorizzata, ma che poi non venne più trovata. Dopo un lungo periodo di ricerca con il supporto del frontman della PFM Franz Di Cioccio, il nastro che si credeva ormai perduto per sempre è stato rintracciato e grazie al regista Piero Frattari, che lo ha salvato e conservato nel corso dei decenni, è stato restaurato.
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