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Litfiba: da quarant’anni sulla cresta dell’onda

di Riccardo Annunziata

I Litfiba sono un gruppo musicale rock alternativo italiano formatosi nell’autunno del 1980. I componenti sono: Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Franco li Causi, Fabrizio Simoncioni e Luca Martelli. Nel 1999 Piero Pelù lascia il gruppo per intraprendere la carriera da solista. Piero Pelù è quello con i capelli lunghi e Ghigo Renzulli è quello con i baffi. Hanno pubblicato tre album degli anni 80 come “Desaparecido” con le canzoni più famose “Instanbul” e “Guerra”, “17 re” con le canzoni “Re del silenzio”, “Tango” e “Apapaia” e “Litfiba 3” con la canzone famosa “Bambino” col ritornello “Ero un bambino bambino bambino quella era la grande città non la smettevo di scoprire oltre i confini della giungla”. Il primo album degli anni 90 è “El Diablo” con la canzone omonima, “Gioconda” e “Proibito”.

La celebre frase del brano “El diablo” è “Ariba ariba el diablo”. Il titolo tradotto in italiano è “Il diavolo”. Nella prima parte del brano “Gioconda” il prete barbuto doppiato Piero Pelù dice “In nome del padre e del figlio” e il ritornello principale è “Mi sento freddo paralizzato praticamente incatenato”. L’ultimo album degli anni 90 è “Infinito” come la canzone di Raf tratta dall’album “Iperbole” del 2001″.  La canzone più famosa è “Il mio corpo che cambia” col celebre ritornello “é il mio corpo che cambia nella forma e nel colore è in trasformazione è una strana sensazione in un bagno di sudore è il mio corpo che cambia e cambia e cambia e cambia e cambia” e l’ultimo album dei “Litfiba” è “Eutopia” con le canzoni “L’impossibile”, “Maria Coraggio” e “Straniero”.

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