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Addio a Jole Santelli, la Governatrice della Calabria che amava la sua terra…

di ALESSIA TROVATO

“Amo la Calabria, i suoi colori, la sua gente…“

Queste sono le parole che Jole Santelli, la Governatrice della Calabria , scriveva sulla sua pagina Facebook, riferendosi alla sua amata terra.

Una donna tenace, intelligente, autoironica, laureata in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, morta il 15 Ottobre per un tumore.

Ripercorriamo la sua carriera politica intensa e costellata di successi che inizia nel 1994, quando aderisce al partito di Forza Italia; dal giugno del 1996 collabora con l’ufficio legislativo del suddetto partito sia al Senato, che alla Camera.

Coordina il dipartimento giustizia del partito azzurro diventando assistente parlamentare di Marcello Pera. Eletta nel 2001, nel collegio di Paola, viene nominata membro della commissione Giustizia della Camera e dal 2001 al 2006 ricoprirà il ruolo di sottosegretario nel governo guidato da Berlusconi.

Il suo impegno da Parlamentare per oltre un decennio non le vieta di ricoprire incarichi di tutto rispetto tra cui il ruolo di vicesindaco e assessore alla cultura della città di Cosenza dal 2016 al 2019.

Rassegna le dimissioni, rinunciando alla carica di Vicesindaco della suddetta città il 9 dicembre 2019 e dopo pochissimi giorni accetterà una nuova sfida, la candidatura alla Presidenza della Regione Calabria, designata dal “Cavaliere”.

Vince la tornata elettorale con il 55,03% delle preferenze, battendo lo sfidante Mario Cosentino, esponente del PD.

Una combattente sia nella vita privata che in quella professionale, ricordiamo che già affetta dalla sua patologia, sale agli onori della cronaca quando si oppone alle disposizioni contenute nel DPCM varato dal Governo Conte, varando una ordinanza regionale in cui stabilisce dal 30 Aprile la riapertura dei locali di ristorazione, motivando la sua decisione:

“Le mie decisioni sono ponderate, la polemica è tutta politica. Abbiamo avuto un numero di contagi abbastanza basso, bisognerà convivere col virus. O siamo noi a dare risposte o questo territorio diventerà preda di chi le risposte le dà”. Chiaro, anche se non esplicito, il riferimento ai clan della ‘ndrangheta.

Contrariamente i Sindaci dei comuni calabresi non sostengono la Governatrice , escluso il suo amico e collega Mario Occhiuto. Il ministro Boccia l’accusa di aver violato la Costituzione, avvisandola che se non ritirerà l’ordinanza in serata il governo procederà con la diffida. Di contro la Santelli risponde affermando di non volerla ritirare e contro il Governo Conte, ne vara altre, limitando l’ingresso ai non residenti ed obbligando a chi rientra di sottoporsi a tamponi obbligatori ed alla quarantena.

Per ricordarla, prima di iniziare i lavori durante una seduta del Senato, Daniela Santanché ha dichiarato, “Jole Santelli, una guerriera che nonostante le sue condizioni di salute non ottimali, non si risparmiava e non amava parlare della sua malattia e la cosa che la faceva più arrabbiare erano i giudizi negativi sulla sua amata Calabria“.

Omaggio ad una donna simbolo di una terra difficile, ma che con il suo sorriso e la sua determinazione ha fatto conoscere al mondo le tradizioni di una regione dagli aspetti controversi .

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