Le strade di Mario

Report ²: dentro il vuoto

DENTRO IL VUOTO

conversazione con Mario Biglietto,

di  Gianfranco De Biasi

 

1

Alla luce dei dati forniti nell’articolo di Sara Gandini, non è una estremizzazione dire che abbiamo l’esercito nelle strade per una cattiva politica -in questo caso sanitaria-, per il taglio di 37 mld di euro negli ultimi dieci anni; ergo, non riuscendo, le strutture ospedaliere, a fare fronte all’emergenza…ci ritroviamo i blindati nelle strade. E’ un assioma azzardato o vi è da riflettere su questo aspetto che vede quanti ci hanno governato, attori dei tagli ieri, e oggi, ordinatori dell’esercito in strada come dissuasore alle uscite ‘immotivate’ delle persone?

http://effimera.org/covid-19-rendere-politica-la-rabbia-di-sara-gandini/

23 aprile 2020 Epicentro report ISS

0 patologie   74 =  3.62% —839.4

1 patologie  294 = 14.40% –3339.072

2 patologie  431 = 21.11% –4894.986

3 patologie 1242 = 60.85% -14109.898

2041 cartelle cliniche analizzate

23188 casi di decesso in totale

Annuario del Ministero della Salute 2018:

Dal 2008 al 2018 sono stati chiusi quasi 200 ospedali

-40 mila posti letto
personale ospedaliero -35 mila unità

Fondazione Gimbe (promuovere e realizzare attività di formazione e ricerca in ambito sanitario)
2008 – 2018 SSN -37 MLD
Stima -70.000 posti letto
fonte
https://www.magdicristianoallam.it/blogs/verita-e-libeta/pur-rispettando-le-disposizioni-governative-sono-perplesso-sull%E2%80%99imposizione-dello-stato-d%E2%80%99emergenza-in-tutt%E2%80%99italia.html

Criticità relativa ai posti letto di T.I.

numero di posti disponibili 1980-2013 (ultimi dati pubblicati – II infografica OMS)

https://gateway.euro.who.int/en/indicators/hfa_479-5061-number-of-acute-care-hospital-beds/visualizations/?fbclid=IwAR3EOkcjxOEVQCrGCPTE0byCNgdZcawcBBKyBtukzpp82P0XCjfqekPB1mQ#id=19537&tab=table

Italy – Number of acute care hospital beds:

#WHO #OMS European Health Information Gateway

1980 – 2013(ultimi dati disponibili) 526330 – 165384.

(2013: 165384 – 2012: 169384 – 2011: 173770 – 2010: 179773 – 2009: 182285 – 2008: 187332 – 2007: 192525 – 2006: 198229 – 2005: 201667 – 2004: 201385 – 2003: 210083 – 2002: 223584 – 2001: 233986 – 2000: 240123 – 1999: 269911 – 1998: 304313 – 1997: 322373 – 1996: 359281 – 1995: 344035 – 1994: 360381 – 1993: 367988 – 1992: 376760 – 1991: 373195 – 1990: 397184 – 1989: 390709 – 1988: 412873 – 1987: 428109 – 1986: 437827 – 1985: 456635 – 1984: 467204 – 1983: 485616 – 1982: 499102 – 1981: 511886 – 1980: 526330)

Possiamo affermare che la stragrande parte della popolazione che contrae il virus non sviluppa alcuna malattia o è paucisintomatica/lieve e che circa il 20% la sviluppa in maniera severa (infografica – ISS).

R

Allora, la dr.ssa Gandini ha fatto un ottimo lavoro

ma io cercherei di allontanarmi dai particolari perché il quadro andrebbe visto da una certa distanza, poi su qualche particolare ci torniamo.

La crisi del SSN evidenziata da questa Pandemia non è altro che l’evidenza del collasso dello stato sociale e dello Stato stesso nel suo complesso, effetto voluto e perseguito coscientemente grazie alla distruzione economica del paese per motivi che sarebbero da chiarire, oggi parliamo di questo perché è questo il tema ma i ponti che crollano, le scuole cadenti, le strade dissestate e infine, il SSN allo sfascio sono tutte conseguenze delle politiche economiche liberiste e antisociali.

Il sintomo che stiamo analizzando con circa 200 H chiusi dal 2008 al 2018, – 70k posti letto, -35k operatori, -37MLD è conseguenza automatica ed inevitabile, il SSN sarebbe collassato sotto il peso di…un raffreddore.

Questa la banale verità, e non è per niente banale.

Torniamo adesso ai particolari.
I dati dei decessi dal report di Epicentro ISS del 23 Aprile 2020 vanno letti in questo modo:

Su 23188 decessi si sono analizzate 2041 cartelle cliniche.

Di questi abbiamo a 0 patologie pregresse 72 morti, pari al 3,62%, a 1 patologia 294, pari al 14,40%, a 3 patologie 431, pari al 21,11% e a 3 patologie 1242, pari al 60,85%.

Facendo solo il conto dei decessi a 0 patologie al 3,62% su 23188 casi avremmo in proporzione 839,4 decessi per covid-19 al 23 Aprile 2020.

Vedi, una patologia è già sufficiente, lo dico per esperienza, ho subito un trapianto di midollo allogenico, se in quel momento avessi preso un’influenza sarei morto.

La domanda corretta da porsi sarebbe quella di chiedersi se fossi morto di coronavirus, pardon influenza, o di leucemia.

2

Secondo la definizione dell’Oms, il cancro non è una pandemia. La discussione sul tasso di mortalità cede il passo al principio di elevata trasmissibilità. Insomma, la prospettiva delle parole e le metodologie restano arbitrarie: il virus influenzale, ammazza nel mondo, ogni anno, sino a 650mila persone ma non è considerato una pandemia.

R

In effetti le incongruenze in questa pandemia sono molteplici e tutte bizzarre, basandoci sui numeri questo terrore sarebbe del tutto ingiustificato, inconsistente, eppure le istituzioni di diversi paesi sono tutte abbastanza convinte di questa emergenza priva di evidenze vere, questo genera un conflitto pavloviano nelle nostre menti bombardate da questa guerra a un nemico che è realmente invisibile, come la nebbia a Milano di Totò e Peppino.

L’OMS è una Agenzia dell’ONU che aveva come primo contributore gli Stati Uniti, Trump gli ha tolto i fondi proprio per la pessima gestione di questa pandemia, il secondo contributore è Bill Gates, che voleva imporre tempestivamente il vaccino a tutto il mondo, un vaccino pericoloso, non sperimentato, Burioni voleva sperimentarlo su soggetti sani, cosa a mio parere inconcepibile, e sempre Trump si è “messo di traverso” perorando la causa di una delle ormai 3 cure, economiche ed efficaci, per questa malattia.

Una aggiunta serissima ai fatti è che se prima questo virus aveva una pericolosità bassa, dei cui numeri abbiamo detto, adesso è ben più che dimezzata grazie a queste cure e al fatto che si è scoperto che la T.I. non serve più, visto che l’intubazione risulta addirittura controproducente.

3

Dati Oms 2010: 3,2 milioni di morti a causa dell’inquinamento: agli stati il cancro non fa paura, mentre nell’immaginario simbolico delle persone, un virus invisibile che ti colpisce per la vicinanza del corpo di un altro muove simbolicamente ancestrali paure che sembravano relegate al mondo antico e al medioevo.

R

Di sicuro questo virus, per come è stato gestito, ha creato degli enormi squilibri sociali e psicologici, allontanarsi da chi ami per il terrore di un contagio, instaurare un obbligo di distanza che richiama in maniera agghiacciante la scala di Bogardus è qualcosa di una violenza profonda, rimarrà nella pscihe delle nuove generazioni in modo diverso da come farà nella mia di mente.

4

La cura della crisi economica che deriverà sarà molto più costosa della malattia stessa. Lo stato terapeutico fallirà dinanzi a queste evidenze?

R

La crisi economica a cui ci stiamo affacciando sarà il vero dramma. Premetto che, per usare un eufemismo, non nutro alcuna stima di nessuno dei due partiti al governo che rappresentano, in un momento del genere, un problema esiziale.

L’Italia versa già da molti anni in una stagnazione, siamo in deflazione, che non è l’inflazione col segno opposto, che la struttura economica della nostra AVO ci porta in dono.

Questa AVO ci ha imposto l’austerità, che andrebbe denominata povertà perché è esattamente quello, quando ti dicono che chiudono un ospedale ti dicono che ti impoveriscono, e lo fanno a più livelli.

Siamo uno Stato senza potere di spesa, e lo siamo perché, in pratica, citando il sottotitolo di un libro di Enrico Letta “dobbiamo morire per Maastricht”.

Ecco, in assenza di potere di spesa, di cui ad esempio il MES è la precisa antitesi, siamo già come morti, senza possibilità alcuna di farcela.

5

L’Italia sui balconi ai tempi del Coronavirus: svanito l’effetto inebriante della novità, dopo i primi giorni, subentra frustrazione e depressione. Quali comportamenti ci si deve aspettare dalle persone rinchiuse ‘ai domiciliari’  a lungo ? La fase ‘down’ cosa prevede?

R

A mio avviso la disillusione, la disillusione, la rabbia, la fame, la disperazione, nessuno si è adoperato per salvarli nonostante abbiano fatto quello che il governo ha chiesto loro, lo capiranno, non penso che gradiranno.

6

Sospendere la Costituzione, limitare la libertà di spostamento, ricorrere all’esercito per tutelare il cittadino (?), imporre la ‘salute di stato’ a tutti i costi, mettere una nazione agli arresti domiciliari sono scelte politiche che ricadranno inesorabilmente su quanti le hanno invocate: è sconcertante che una grande parte, se non la maggioranza della popolazione, sembra chiedere questo: siamo al popolo-scimmia di Gramsci? I media e la politica riescono a controllare sino a questo punto il pensiero delle masse? E Non vi sono ritornelli già noti in queste misure? Molte cose non tornano: i dati dell’iss sulla effettiva capacità di ammazzare del virus, le preghiere medievali dei fedeli, una popolazione inebetita e spaventata…che scenario ci apre al dopo domani?

https://www.marxists.org/italiano/gramsci/21/popoloscimmie.htm

Alla fine il più grande successo della propaganda è fare in modo che le vittime diventino gli zelanti carnefici di loro stessi, non c’è niente di meglio e di più soddisfacente per il potere.
Hanno creato un problema, forse parzialmente finto, hanno proposto una soluzione, questa sicuramente finta, facendo appello al senso di responsabilità dei cittadini, che sarebbe a dire alle persone “perbene” che possono, sempre in modo molto “perbene”, punire gli “irrispettosi” e alle forze dell’ordine che è autorizzato l’abuso di potere a fini educativi.

Che poi le FF.OO., spesso se non sempre, non abusano del potere dato loro da uno Stato di Polizia è un discorso a parte, ma non si può sopperire con l’etica del singolo all’idiozia delle istituzioni.

Nel mentre ho subito personalmente episodi di persecuzione da da codice penale e innumerevoli odiose pressioni psicologiche per essere “non allineato” alla narrazione della propaganda e, come me, tanti altri.

7

Se io grido pubblicamente di essere contro tutto questa forma di fascismo, vengo lapidato e liquidato come facevano ai tempi della peste nel medioevo…Non è questo peggio di un virus? Non è contro questo e su questo che bisogna lottare e riflettere?

http://effimera.org/coronavirus-lo-spettacolo-di-unepidemia-che-non-ha-avuto-luogo-di-gianpaolo-cherchi/?fbclid=IwAR3Gww0MhPs4NYiRUb8x_1nT_e7bYric3t5sAyBWEsdQDB0piCzP9WL7DQc

R

Abbiamo assistito alle cose più grottesche, in cima metterei il SUS, il Sistema Unico di Segnalazione del sindaco di Roma Raggi, che metteva un portale e dei numeri di telefono efficientissimi a servizio dei delatori che neanche la Stasi della DDR…

Chiunque si sente non solo in diritto ma addirittura in dovere di aggredire chi la pensa diversamente, questo è un fascismo che sperimento da anni per ogni posizione non afferente alla sinistra istituzionale, quello che definisco il “fascismo degli antifa” che da del fascista a chiunque non sia fascista ma semplicemente non allineato a quello che piace a loro.

Ma vorrei aggiungere, brutalmente e praticamente una considerazione sul lascito più agghiacciante di tutta la vicenda, ossia la app, e poco conta se la scarichi, se te la infilano nel sistema operativo o tracciano il tuo cellulare del 1999 e basta, loro potrebbero: Segregarvi, zittirvi, “curarvi”, farvi sparire.
Magari non lo faranno ma perché lasciargliene la possibilità?

N.d.R.: Questa intervista —del marzo/aprile 2020— è inframezzata da link che sono la fonte cui attingere per avere informazioni ufficiali (spesso sono siti istituzionali) inerenti la pandemia e il dibattito che la riguarda.

L’intervista allo scrittore (e fotografo) Mario Biglietto contiene punti analizzati col dottore Alfonso Tortora (psicoterapeuta) e presenti nel documentario pubblicato a luglio sul canale youtube di Paperboys al link:

https://www.youtube.com/watch?v=1AZa3LgzT2o&t=7s

Mentre con lo psicoterapeuta Alfonso Tortora la riflessione si concentrava maggiormente su alcuni aspetti pertinenti la distanza sociale e le ricadute in termini di ‘costi psicologici’, la presente intervista (prodroma anch’essa di una versione video- documentaria) indaga per lo più numeri, dati e aspetti fortemente incongruenti che emergono alla luce di quanto si apprende dai provvedimenti intrapresi dal governo durante la fase del lockdown. Senza spingerci in considerazioni particolari,  il pensiero critico fortemente esercitato da Mario Biglietto spinge a considerazioni cui tutti si possono confrontare ponendo delle domande prima che alle Istituzioni, a sé stessi e alla possibilità di esercitare un pensiero critico nell’epoca della omologazione da pandemia.

Mario Biglietto è un professionista della fotografia nonché autore di un testo recentemente pubblicato, La Comodità, per i tipi di Crowdbooks, (https://crowdbooks.com/it/la-comodita/).

Il pensiero critico di questo autore lo rende vivido testimone con il quale abbiamo condiviso le fasi del lockdown, filmando e fotografando la Napoli defraudata dai giorni del virus.

Gianfranco De Biasi

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