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Violenze di Israele a Gaza, la rivolta delle università americane contro Biden

di Luca Boffa

Le proteste anti Israele negli atenei americani non cessano a diminuire ma anzi stanno diventando sempre più feroci, tanto che il presidente Joe Biden ha ribadito come gli USA “non siano  un regime autoritario”, in pratica ha detto che c’è il diritto di protestare ma senza quella violenza a cui la polizia ha risposto con altrettanta violenza.

Bisogna ricordare che gli attentati e rapimenti del 7 ottobre da parte di Hamas ha innescato l’attuale conflitto in medio oriente tra Israele e Hamas supportato dall’Iran e ovviamente la violenta reazione di Israele, che sta causando un’emergenza umanitaria della striscia di Gaza. Proteste analoghe stanno avvenendo in Italia nei principali atenei del nostro paese in funzione anti Israele.

C’è nel governo USA chi vorrebbe un intervento della guardia nazionale se la situazione dovesse degenerare in qualcosa di più violento, da notare che queste proteste sono state innescate da un finanziamento da 26 miliardi di dollari di aiuti militari al governo di Israele nell’attuale conflitto già citato.

Queste proteste stanno degenerando in ogni caso in vere e proprie occupazioni degli atenei americani con tanto di tende da campeggio degli studenti, a protestare sono sia studenti americani che arabi o del mondo islamico in genere.

Da notare che a risentirne sono soprattutto gli studenti ebrei americani che hanno subito violenze in questi giorni difficili o come minimo discriminazioni anti semite a causa degli eventi medio orientali in corso, bisogna notare che questi studenti spesso sono ebrei laici ovvero di famiglia ebraica non religiosa e quindi non strettamente attaccati a precetti biblici legati alla fede ebraica, una cosa terribilmente analoga sta avvenendo in Italia e la situazione è stata denunciata dall’Ugei ovvero l’associazione dei giovani ebrei italiani.

C’è anche il bizzarro caso contrario ovvero degli ebrei anti sionisti detti Neturei Karta che sono ultra religiosi ma contrari allo stato di Israele perché la sua fondazione è contraria alla volontà di Dio e quindi è stato secondo loro un fenomeno storico anti biblico il moderno Israele, anche loro partecipano alle manifestazioni anti Israele.

Per concludere quindi le proteste per una buona causa sono sempre giuste ma sempre senza violenza e quindi nella civile convivenza delle persone.

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