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Nativi d’America, una storia nascosta ed ancora da scoprire

di Marinella Marino

Chi sono gli indiani d’America, i nativi americani. Tantissimi secoli fa, in un’altra era geologica, il continente americano o quello asiatico non erano separati dal mare, come lo sono oggi tra l’Alaska e la Siberia. Erano invece uniti da una striscia di terra chiamata Beringia. Oggi, la Beringia non esiste piu’, e’ una terra sommersa, è il tratto di mare che separa America e Asia si chiama stretto di Beringia, lungo quella terra gli antenati degli dei nativi d’America, partiti dalla Mongolia venti mila anni fa, hanno raggiunto l’America, dando origine alle popolazioni pellerossa. Il vero nome degli indiani. Chiamare questi popoli indiani d’America non è giusto e l’errore fu di Cristoforo Colombo: quando nel 1492 tocco’ le coste del continente americano, Colombo era convinto di aver raggiunto le indie, vera meta del suo viaggio. Di conseguenza chiamo’ le popolazioni di quei luoghi ”indiani”.

Quando fu chiaro che, invece delle indie, aveva scoperto un nuovo continente, l’America, ormai l’errore era fatto. Il nome corretto delle popolazioni che abitavano il continente prima dell’arrivo di Colombo e dei conquistatori europei è: nativi americani. Pellerossa fa invece riferimento al colore della loro carnagione ed è un termine sbagliato tanto quanto ”indiani”. Il furto delle terre. Quando capirono che era stato scoperto un continente sconosciuto e nuovo, gli europei si mossero alla sua conquista. Inglesi e Francesi fecero di tutto per impossessarsi dei territori rubandoli ai nativi e dopo anni di aspre lotte , massacri, e guerre sanguinose, ci riuscirono, costringendo i nativi americani a vivere in territori pensati apposta per loro e chiamati ”riserve indiane”.

Ci fu un vero e proprio massacro, tanto che molti studiosi parlarono non a torto di genocidio dei nativi d’America. Nel corso di pocopiu’ di due secoli, infatti, oltre l’80% della popolazione nativa venne spazzata via, con una perdita di vite umane che si calcola intorno ai 100 milioni di individui. Le riserve indiane erano territori che ai bianchi conquistatori non interessavano sia perchè erano troppo aridi o freddi per consentire agli europei l’agricolura o l’allevamento. La popolazione dei nativi americani era dvisa in circa 250 tribu’, distribuite in tutto il continente nordamericano, da sud a nord. Le piu’ famose erano quelle degliApaches, dei Sioux, dei Navajo, degli Cheyenne e dei Mohicani. Ogni tribu’ aveva un capo, con il compito di stabilire le regole della vita della comunità. Tutti gli appartenenti alla tribu’ avevano un compito da svolgere. I villaggi L’abitazione tradizionale indiana è il tepee, ed è la classica tenda a forma di cono che tutti conosciamo.

Era comoda, perchè si poteva smontare e spostare quando lo si voleva. Spesso, infatti, i Nativi d’America svolgevano una vita nomade sempre alla ricerca del territorio che dava piu’ frutto oppureseguivano gli spostamenti delle mandrie dei bisonti per dare loro la caccia , poterne mangiare le carni e ricavare vestiti e tepee dalle loro pelli. Le tradizioni e la religione. I grandi protagonisti della religione dei nativi americani erano degli spiriti. Dominavano ogni cosa, dagli uomini alle piante, ed il piu’ importante era il Grande Spirito o Manitu’. Ogni tribu’ aveva il proprio totem, un palo di legno sul quale erano rappresentate le insegne della tribu’ del suo capo. Ogni totem aveva due ali, perchèi nativi d’Americapensavano di essere ”angeli che hanno un corpo”.

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