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Suicidio Pedretti, il “processo ai social” e la rabbia dei familiari

di Antonio Zito

La recensione di Giovanna Pedretti in cui la ristoratrice dopo aver pubblicizzato il suo locale ha anche criticato civilmente un cliente che avrebbe detto dopo le lodi alla cucina , delle critiche per aver sopportato la vicinanza di gay e disabili, è risalente all’aprile 2023. In seguito la pubblicità che è stata destata da questi commenti beceri ha richiamato l’attenzione di persone che seguono le notizie sui social e che come La giornalista Selvaggia Lucarelli ,già nota anche per la sua partecipazione a vari programmi televisivi, e ha manifestato in particolare all’agenzia Adnkronos ospite di Google il parere che la Pedretti si sarebbe inventata tutto. La ristoratrice è stata poi perseguitata sui social con queste accuse e ne avrebbe sofferto tanto da suicidarsi , come infatti purtroppo è avvenuto circa una settimana fa in seguito al ritrovamento sul greto di un fiume della zona dove vive del suo cadavere. In attesa dell’autopsia infuriano le polemiche che stavolta si sono ritorte contro la Selvaggia Lucarelli che ora insieme ad alcuni gestori social rischia l’accusa di istigazione al suicidio da parte della procura di Lodi. Una storia in cui la povera Pedretti sarebbe dopo una fase felice caduta in una fase depressiva da incubo e vergogna che a causa del peso dei social, con le accuse della gente le sarebbe costato tanto caro. Non migliore sorte è però quella che colpisce l’accusatrice Selvaggia Lucarelli che adesso rischia l’incriminazione e deve difendersi.

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