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Cancel culture, riscrivere fiabe e romanzi solo per moda?

di Luca Boffa

Fanno ancora scandalo le affermazioni sulle fiabe di Paola Cortellesi all’Università Luiss Guido Carli di Roma, secondo la nota attrice e comica romana le fiabe classiche sarebbero storie sessiste e quindi dal contenuto maligno nei confronti del mondo femminile.

La fiaba presa in esame dalla Cortellesi è Biancaneve che è secondo lei una storia sessista in quanto la protagonista sarebbe la Colf dei sette nani, da notare che nella fiaba in questione il cattivo è una donna ovvero la regina cattiva quindi ad avviso di molto non una storia sessista ma una storia di uno scontro tra donne che sono rivali. Da notare che la Cortellesi ha pronunciato questo discorso in una sede universitaria e non certo in una sua esibizione comica in teatro o in tv in qualche programma comico a satirico su qualche canale nazionale.

In questa epoca sono prese di mira molte opere classiche della cultura occidentale dalla cultura femminista e di sinistra in genere dai poemi omerici alla Bibbia fino a punto alle fiabe classiche, da notare al di là delle affermazioni sulle fiabe l’ultima trovata di Netflix ovvero la serie Cleopatra addirittura riscrive la storia con una Cleopatra di colore cosa improbabile perché essa è di origini greche in quanto regina tolemaica ovvero il regno egiziano successore dell’Impero di Alessandro Magno, questa serie pretendeva di essere una docufiction revisionista sulla figura storica in questione.

Per finire e per tornare un po’ in tema il discorso della Cortellesi non andava fatto perché fatto in sede universitaria e quindi in un luogo serio e poi c’è il motivo che il revisionismo non bisogna nemmeno farlo sulle opere letterarie classiche tipo le fiabe in quanto la cosa fa più danni che cose buone, sperando che questa tendenza finisca presto.

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