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PAPERBOY IN MUSIC: Sergio Endrigo, il cantautore gentiluomo

di RICCARDO ANNUNZIATA

Sergio Endrigo è morto 18 anni fa, avrebbe compiuto 90 anni il 15 giugno. Per l’occasione il cofanetto “Altre Emozioni Verranno” esce il 16 giugno con Warner Music, una raccolta di tutti i suoi grandi successi a testimonianza dei momenti salienti del percorso artistico di uno dei nostri più grandi autori e compositori del 900.

I tre CD si sono suddivisi in altrettante sezioni tematiche: “Intramontabili”, “Il mio Endrigo” e “Perle Nascoste”. La figlia Claudia ha fornito anche tutto il materiale iconografico contenuto all’interno del booklet. Il cofanetto sarà disponibile anche in formato 6 LP e Digitale. Sergio Endrigo è stato un cantautore italiano. E’ nato a Pola nel 1933 da Romeo, pittore e scultore e da Claudia Smareglia e ha trascorso l’infanzia in Istria.

Nel febbraio 1947 fu costretto ad abbandonare la città natale insieme alla madre e a trasferirsi come profugo prima a Brindisi e poi a Venezia. Per aiutare economicamente la madre, ha interrotto gli studi ginnasiali iniziando a lavorare; in quel periodo ha incominciato anche a suonare la chitarra e in breve tempo ha trovato un ingaggio come cantante e contrabbassista in varie orchestre, tra cui quella di Ruggero Oppi, fino a entrare nel complesso di Riccardo Rauchi dove ha conosciuto Riccardo Del Turco; fu appunto con quest’orchestra che avvenne il suo debutto discografico come cantante nel 1959, con un 45 giri extended play che includeva “Non occupatemi il telefono” e “Ghiaccio bollente”.

Nell’aprile 1961 ha partecipato con la canzone “Gli innamorati sono sempre soli” scritta per lui da Gino Paoli, al Festival di Diano Marina. Di canzoni di Sergio Endrigo ricordiamo: “Io che amo solo te”, “Canzone per te”, “Ci vuole un fiore” e molte altre. Il celebre ritornello di “Io che amo solo te” è: “Io ho avuto solo te, che io ti perderò, non ti lascerò per cercare nuove avventure, Io che amo solo te che io mi fermerò e ti regalerò Quel che resta della mia gioventù”.

Il ritornello di “Canzone per te” è: “Chissà se finirà Se un nuovo sogno la mia mano prenderà Se a un’altra io dirò le cose che dicevo a te”. Roberto Carlos ne ha fatto una cover. Nel brano “Ci vuole un fiore” ricordiamo: “Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare Per fare un tavolo ci vuole il legno per fare il legno ci vuole l’albero Per fare l’albero ci vuole il seme Per fare il seme ci vuole il frutto Per fare il frutto ci vuole il fiore Ci vuole un fiore Ci vuole un fiore Per fare un tavolo ci vuole il fioooore. Per fare il fiore ci vuole un ramo Per fare il ramo ci vuole l’albero Per fare l’albero ci vuole il bosco Per fare il bosco ci vuole il monte per fare il monte ci vuol la terra Per far la terra ci vuole un fiore per fare tutto ci vuole un fiooore”.

Di film di Sergio Endrigo ricordiamo: “Questi pazzi, pazzi italiani”, “Z2 Operazione Circeo”, “Tutte le domeniche mattina” e “Il cielo è sempre più blu”.

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