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Paolo Conte e la poesia in musica dedicata a Gino Bartali

di Riccardo Annunziata

Il 10 maggio ci sarà il giro d’Italia a Salerno. Questa cosa è dedicata alla canzone di Paolo Conte che si chiama “Bartali”. Paolo Conte è un cantautore, polistrumentista, pittore ed ex avvocato italiano. Pianista di formazione jazz, è considerato uno dei più innovativi cantautori italiani. Nella sua sessantennale carriera è stato autore di musiche per altri artisti, spesso collaborando con parolieri come Vito Pallavicini, per poi decidere, nel 1974, di abbandonare la carriera forense fino ad allora esercitata, per dedicarsi esclusivamente a quella artistica. Stimato e apprezzato dal pubblico francese e da varie platee internazionali, si è cimentato in altri campi espressivi, ricevendo nel 2007 una laurea honoris causa in pittura, conferitagli dall’Accademia di belle arti di Catanzaro. Insieme a Fabrizio De Andrè è l’artista con il maggior numero di riconoscimenti da parte del club Tenco, con sei Targhe e un premio Tenco. Ha inoltre ricevuto un Premio Chiara nell’apposita sezione “La parola della musica”. Il 26 novembre 2021 il comune di Scurzolengo gli ha riconosciuto la cittadinanza onoraria come segno di rispetto e riconoscenza per i molteplici successi e per il contributo apportato alla musica e all’arte italiana.

La canzone di Paolo Conte del giro d’Italia è “Bartali” col testo: “Farà piacere un bel mazzo di rose E anche il rumore che fa il cellophane Ma una birra fa gola di più In questo giorno appiccicoso di caucciù Sono seduto in cima a un paracarro E sto pensando agli affari miei Tra una moto e l’altra c’è un silenzio Che descriverti non saprei Oh, quanta strada nei miei sandali Quanta ne avrà fatta Bartali Quel naso triste come una salita Quegli occhi allegri da italiano in gita E i francesi ci rispettano Che le balle ancora gli girano E tu mi fai, dobbiamo andare al cinema E al cinema vacci tu é tutto un complesso di cose Che fa si che io mi fermi qui Le donne a volte si sono scontrose O forse han voglia di far la pipì E tramonta questo giorno in arancione E si gonfia di ricordi che non sai Mi piace restar qui sullo stradone Impolverato, se tu vuoi andare vai E vai che io sto qui e aspetto Bartali Scalpitando sui mie sandali Da quella curva spunterà Quel naso triste da italiano allegro Tra i francesi che si incazzano E i giornali che svolazzano C’è un pò di vento, abbaia la campagna e c’è una luna in fondo al blu Tra i francesi che s’incazzano E i giornali che svolazzano E tu mi fai, dobbiamo andare al cinema E al cinema vacci tu“.

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