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La tragedia di Cutro, una vergogna cui metter fine al più presto

di ALESSIA TROVATO

“Nuovo appello di Sua Santità Papa Francesco All’Angelus” Fermate gli scafisti e il traffico di esseri umani. Sua santità ha aggiunto: approfitto per ringraziare i soccorritori e l’intera comunità per essersi prodigata per questi nostri fratelli. Fermate il traffico di esseri umani, questo il nuovo monitor del Papa, lanciato nel corso dell’ultimo Angelus domenica 26 febbraio, dopo aver appreso la notizia dell’ennesima tragedia del mare sulle coste calabresi. Il Pontefice ha aggiunto: “ringrazio i soccorsi, i concittadini e l’intera comunità crotonese perché ha sostenuto questi nostri fratelli in un momento così complicato.” Una tragedia devastante quella che si è verificata lo scorso 26 febbraio al largo delle Coste di Cutro. 78 le vittime, 78 vite spezzate 38 i sopravvissuti. Attendevano da anni quel viaggio e chissà cosa sognavano fino a 4 giorni prima. I loro volti pieni di gioia, persino poche ore prima, in un video girato e postato sui social si vedono i loro volti sorridenti. Improvvisamente il dramma: le acque agitate del Mediterraneo, le condizioni meteorologiche pessime, un mezzo di trasporto precario che in poco tempo si spezzerà in due. Ma ripercorriamo brevemente la tragica vicenda…

Il buio della notte predomina, il sole non si intravede all’orizzonte, sono le quattro del mattino. Una piccola imbarcazione parte dalla Turchia per giungere la tanto agognata destinazione: l’Italia. Sembra tutto apparentemente tranquillo, quando ad un tratto il suddetto mezzo di fortuna si spezza in due. A bordo cittadini di nazionalità turca, afgana e pakistana. Uomini donne e bambini diretti in Italia per garantire una vita migliore ai più piccoli. Fuggivano dai loro paesi perché avevano timore delle guerre e di non poter garantire un’istruzione ai loro figli. Dalle prime ore dell’alba i soccorritori al lavoro per recuperare i corpi. Sono stati impiegati uomini e mezzi della Guardia di Finanza, Carabinieri , Guardia Costiera, Croce Rossa e Vigili del Fuoco ed i sommozzatori di tutte le forze dell’ordine che hanno condotto le operazioni di recupero dei corpi. Secondo quanto hanno raccontato i cittadini tratti in salvo ancora scossi, provati e desiderosi di sapere se qualcuno dei loro fratelli era ancora vivo, una volta Giunti al commissariato di polizia hanno dichiarato che il mare era forza 7 e che sulla spiaggia erano stati tra i detriti e le macerie molti oggetti, vestiti di bambini, alcuni neonati. Nel frattempo arrestato lo scafista colui che ha organizzato questo viaggio della speranza. Sin dalle prime ore sul luogo il Ministro dell’interno Piantedosi ha dichiarato durante il vertice tenutosi in prefettura” non dovevano partire, le condizioni meteorologiche erano rischiose adesso bisogna espletare le ultime operazioni e poi procedere per garantire il riconoscimento delle salme, successivamente allestire la camera ardente al Palazzetto dello Sport.

Nei giorni successivi al disastro il Capo dello Stato Sergio Mattarella si è recato a Crotone per esprimere il proprio cordoglio e la propria vicinanza. Ha pregato di fronte ai feretri delle vittime disposti all’interno del Palazzetto. Ha avuto modo di dialogare con i volontari e i familiari e con i cittadini. Anche la premier, Giorgia Meloni, ha espresso il suo profondo cordoglio e la sua più profonda vicinanza ai familiari delle vittime per questa ennesima tragedia. In una lunga lettera inviata alla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, ha espresso la volontà di poter agire immediatamente e trovare delle soluzioni condivise con il governo tedesco per poter arginare il fenomeno. La Presidente della Commissione Europea ha risposto favorevolmente ed ha dichiarato di voler trovare delle soluzioni, intanto La Stessa ha stanziato ingenti somme di denaro per poter interrompere il traffico dei migranti, bloccare gli scafisti ancora prima di partire ed effettuare dei controlli nei paesi di origine.

Far viaggiare in sicurezza tutti coloro che richiedono asilo, che soggiornano nei vari paesi europei anche per motivi lavorativi , trovare delle soluzioni anche per chi vuole essere rimpatriato. Ma io mi chiedo come mai i controlli non vengono effettuati prima? Ogni scafista percepisce da ogni migrante da 4000 a 5000 € per effettuare la traversata. Bisognerebbe intensificare i controlli con i satelliti al fine di evitare nuove stragi. Sarebbe auspicabile una collaborazione da parte dell’Unione Europea, in quanto sino a qualche anno fa si rifiutava di affrontare il problema, delegandoci tutte le responsabilità non preoccupandosi di trovare delle soluzioni congiunte per evitare che i nostri centri di accoglienza arrivassero al collasso soprattutto, in Sicilia ed in Calabria.

Desidero concludere questo articolo augurandomi che tragedie simili non si verifichino più e che il Governo Italiano insieme ai membri dell’Unione Europea possano trovare delle soluzioni atte ad arginare il fenomeno in questione.

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