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Il caso Cospito, quando gli errori arrivano da tutte le parti…

di LUCA BOFFA

Alfredo Cospito è un anarchico autore di vari attentati attualmente in carcere nel famigerato regime di 41 bis al Carcere Opera di Milano che è il tipo di incarcerazione più duro presente in Italia, la vicenda del 41 bis sta creando una polemica politica su questo tipo di regime carcerario al di là del tipo di estremismo violento che questo soggetto praticava, in quanto a detta di alcuni sarebbe una violazione dei diritti civili e quindi dei diritti umani.

Intanto si stanno creando proteste anche se pacifiche di anarchici ed estrema sinistra a favore di Cospito come personaggio appartenente al loro mondo non solo a Torino dove viveva il soggetto, ma anche in una città come Salerno ci sono stati striscioni di protesta a favore di Cospito. I simpatizzanti rivendicano migliori diritti umani, specie dopo la protesta dello stesso Cospito sotto forma di sciopero della fame, gesto che ha minato gravemente la sua salute.

Però dobbiamo ricordarci che il fanatismo non ha colore politico perché attentati politici possono essere organizzati da un neofascista quanto da un comunista o in questo caso un anarchico, da notare che sono pericolosi anche i fanatici NO-TAV, generalmente affiliati ad ambienti anarchici o di estrema sinistra spesso autori di attentati.

Per tornare all’argomento principale dell’articolo Cospito nei suoi attentati ha colpito una vittima illustre, ovvero Roberto Adinolfi membro di Ansaldo Nucleare, gambizzandolo ovvero ferendo alle gambe in modo da rendere la povera vittima zoppa a vita, nelle migliori delle ipotesi. In precedenza aveva piazzato due ordigni esplosivi fuori da una caserma di Cuneo nel 2006, fortunatamente non provocando vittime.

Per finire io credo che costui dovrebbe rimanere al suo posto in carcere per i suoi crimini ma allo stesso tempo dovremo migliorare le nostre carceri per qualsiasi criminale, che sia un assassino di un delitto passionale oppure un fanatico come Cospito.

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