Le strade di Mario

Da Lourdes a Salerno nel segno dell’accoglienza

 di Francesca Citro e Graziano Concilio

Cari lettori spesso e volentieri ho affrontato con il vostro appoggio il tema dell’inserimento dei diversamente abili nella società. Attuare questo progetto spesso è molto difficile, fortunatamente esistono ancora associazioni che se ne occupano. L’associazione della quale voglio parlarvi oggi è l’associazione G.A.L.S. Onlus. L’acronimo sta per Gruppo Amici Lourdes Salerno.

Questa associazione è nata il 15 dicembre 2012, con l’intento di riunire persone che si propongono di operare in maniera attiva e concreta a favore delle persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali e familiari e in particolare delle persone diversamente abili e degli anziani non autosufficienti. Non c’è alcuna forma di finanziamento esterno, le uniche entrate sono frutto di quote sociali o offerte. Le decisioni importanti le prende il Consiglio di Presidenza. Coloro che operano sono tutti volontari che gestiscono le giornate in base alle loro disponibilità organizzando anche uscite mensili tutti insieme perché non c’è nessuna distinzione tra utenti e volontari. Lo scopo dell’associazione è quello di alleviare le sofferenze di tutti gli utenti e delle loro famiglie.

In realtà l’idea di fondare quest’associazione è venuta a quattro volontari, tra di loro amici, un giorno per caso di ritorno da un pellegrinaggio a Lourdes. Il viaggio veniva effettuato ogni anno con il treno e questi volontari ogni volta che tornavano leggevano la tristezza nei volti dei ragazzi diversamente abili. Un giorno durante un viaggio di ritorno ad un volontario venne in mente di chiedere ad uno di questi ragazzi il motivo della tristezza e qualcuno più coraggioso ha risposto che dopo questo viaggio sarebbero tornati alla monotonia della loro difficile vita quotidiana, senza avere la possibilità di rivedersi se non l’anno successivo per lo stesso pellegrinaggio.

Così è nata l’idea di fondare quest’associazione che successivamente ha cominciato ad organizzare semplici uscite o attività di aggregazione non necessariamente legate al momento del pellegrinaggio, infatti in un semplice appartamento sono state organizzate attività ludico- ricreative.

Frequento quest’associazione e dall’inizio sono cambiate molte cose, la sede non è più un appartamento ma una villa che si trova a Fisciano. Nell’arco del tempo sono venuti a mancare alcuni amici che adesso sono i nostri angeli e ci guidano dall’alto. Con il passare degli anni i rapporti si sono rafforzati quindi si sono anche evoluti. Con l’aumentare delle esigenze degli amici diversamente abili si è resa necessaria nel febbraio 2016 l’istituzione di una cooperativa sociale denominata ISAMA.

Lo scopo della stessa è sempre quello di alleviare le sofferenze di persone anziane e diversamente abili aiutando così anche le famiglie. Nasce così il 6 gennaio 2019 il centro sociale polifunzionale semiresidenziale La Casa di Bernadette. In realtà è e rimarrà sempre la casa di tutti coloro che hanno bisogno di vivere con minore sofferenza la loro vita quotidiana.

Per favorire l’accesso degli amici diversamente abili all’interno del centro in modo da non gravare economicamente sulle famiglie degli stessi sono stati fatti tutti i passaggi burocratici del caso in modo da consentire ad ogni amico l’accesso attraverso il proprio comune di residenza.

Dopo sei anni dall’istituzione della cooperativa sociale denominata ISAMA e dopo tre anni dalla nascita del centro sociale polifunzionale semiresidenziale la Casa di Bernadette è nata anche una struttura h24 denominata Villa Notre Dame.

In realtà La Casa di Bernadette e Villa Notre Dame per chi le vive sono un’unica realtà tenendo presente l’idea avuta nel 1957 dal fondatore dell’associazione AMASI Alfonso Accardi che, letta al contrario, dà il nome alla cooperativa ISAMA dalla quale nascono per l’appunto La Casa di Bernadette e Villa Notre Dame.

Villa Notre Dame è una struttura h 24 dove i ragazzi trascorrono il tempo in maniera tranquilla secondo le loro abitudini dopo aver trascorso la giornata alla Casa di Bernardette. Questo accade sempre per riprendere il concetto della giornata h24 insieme che i ragazzi inizialmente vivevano durante il pellegrinaggio a Lourdes.

La nostra missione è che i ragazzi vivano in totale tranquillità la loro quotidianità ma la nostra speranza è che i nostri angeli continuino a vegliare sempre dall’alto gioendo nel vedere che c’è ancora qualcuno sulla terra che crede nella vera amicizia e nel potere dell’amore che con forza gridiamo tutti insieme.

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