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Zona Games, Luca Consiglio ci racconta “The Medium”

a cura di Luca Consiglio
The Medium è un videogioco horror psicologico, in terza persona, sviluppato e pubblicato da Bloober Team che è stato rilasciato per Microsoft Windows e Xbox serie X/S il 28 gennaio 2021. Inizia tutto con una ragazza morta. La vediamo correre nei boschi, la luna si staglia nel cielo, riusciamo quasi a sentire l’odore dei pini e poi, improvvisamente, il rumore sordo di un colpo di pistola che spezza il silenzio. È l’incubo ricorrente di Marianne, la protagonista di The Medium.
Siamo nella Cracovia della fine degli anni ’90 e, già dalle prime battute, la storia del gioco ci porta a fare la conoscenza della nostra alter-ego virtuale. La ragazza, adottata da un mite impresario delle pompe funebri in tenera età, sembra essersi lasciata alle spalle un passato oscuro, forse dimenticato, forse rimosso intenzionalmente, per trascorrere in modo tranquillo il resto della sua vita.
Ciò che è certo è che, sin dall’età infantile, Marianne ha manifestato alcune capacità paranormali che le permettono di valicare la sottile soglia che separa il mondo dei vivi da quello dei morti, una dimensione terrificante in cui gli spiriti dei defunti vagano senza meta fino alla risoluzione delle questioni sospese che li tengono ancorati alla realtà terrena. Col passare del tempo, comunque, la Medium ha imparato ad accettare questo ‘dono’ e ad usare le sue abilità per liberare le anime inquiete degli estinti, traghettandole verso l’aldilà. Nel giorno più difficile della sua vita, però, Marianne riceve una strana telefonata da un uomo misterioso che afferma di conoscere la verità sul suo conto e che la invita a raggiungerlo al fatiscente Hotel Niwa, una struttura abbandonata che, in passato, è stata teatro di vicende agghiaccianti. Quella narrata in The Medium è una favola cupa e opprimente, in cui luci e ombre finiscono irrimediabilmente per mescolarsi al punto da sgretolare la linea di demarcazione che separa le vittime dai carnefici. Il team di scrittori di Bloober ha imbastito con successo un racconto dell’orrore ricco di dettagli, perfettamente amalgamato nel contesto sociopolitico della Polonia post-bellico
Che dire invece del gameplay? Fin dai primi momenti della progettazione di The Medium, l’intenzione dello studio polacco è sempre stata quella di omaggiare i grandi classici del passato come Resident Evil e Silent Hill.
 L’esplorazione e la risoluzione degli enigmi ambientali sarà fondamentale per proseguire nell’avventura ma, al contrario di quanto avviene nei titoli di riferimento, l’azione assume un ruolo di secondo piano.
The Medium, infatti, richiede un approccio più stealth alle minacce che sarete chiamati ad affrontare e, di conseguenza, non avrete a disposizione alcun tipo di arma per potervi difendere. Una volta individuata un’entità ostile, dovrete tentare di sfuggirle a tutti i costi sfruttando le coperture, muovendovi silenziosamente e tentando di sopprimere il rumore del vostro respiro tramite il pulsante dedicato.
La nostra Marianne, comunque, non è completamente indifesa. Grazie ai suoi poteri da Medium può accedere a due abilità speciali che vi aiuteranno a districarvi dalle situazioni più insidiose. A patto di possedere l’energia necessaria (che potrete ricaricare in punti specifici della dimensione spettrale), potrete scatenare un’onda d’urto utile ad accecare gli avversari e guadagnare tempo prezioso oppure evocare uno scudo personale per assorbire danni altrimenti letali.
Per concludere, The Medium è senza ombra di dubbio il progetto più ambizioso di Bloober Team che è riuscita a superare agevolmente anche la prima prova con un prodotto dal budget più elevato. Le edizioni del gioco sono solo due:
Standard e Deluxe. La valutazione del gioco è di 76/100
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