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Mark Zuckerberg, il forte economista del social network

a cura di Elio Scagnetti

Mark Elliot Zuckerberg nacque 1984 è un informatico e imprenditore stati Uniti d’America, divenne un prodigio sistemista informatico elaborando i primi libri elettronici, ha crescere un linguaggio informatico, il giovane s’impegnò di conoscere il linguaggio del software, diffondere quei progetti attraverso le scuole e Università con il Tim, il suo nome Mark fu ripreso dall’impegno azionista dei suoi prodotti e marchio.

Zuckerberg fondò Facebook e con Harvard 2004. Fondarono il progetto Facebook nel periodo della Phillips Exeter Academy, la scuola superiore Zackerberg percorreva un pubblico annuario si chiamò “The Photo Address Book” subito dopo fu sopranominato dagli studenti “The Facebook” elaborato insieme ai suoi compagni di scuola Facebook “Un libro”. Nel 2002 raggiunge il diploma, gli stessi studenti imponevano il nome vita sociale degli altri studenti di molte scuole. Le prime Università furono la Stanford University, Dartmouth, College, Columbia, dove accolsero quelle idee del proprio progetto di Zuckerrberg all’Università di New York, Cornell, università della Pennsylvania, Brown, Yale e altre. Già un rifiutato di offerte alle compagnie intenzionate ad acquistare Facebook.

La tecnologia portava un successo sociale con Harvard, fondo l’Università Harvard nasce 1636 dei fondi privati molti successi nella storia dei nostri giorni. Portò un’attenzione d’istruzione anno academico Università di Harvard 2018, l’Harvard University associarsi degli studenti dalle scuole private, ma adesso la maggioranza degli studenti proviene da scuole pubbliche, USA e di tutto il mondo.

Zuckerberg nelle scuole medie usando il computer scrivendo nel software, il padre insegnò Basic linguaggio di programmazione dell’Atari. Negli anni 90’ divenne uno sviluppatore di software con David Newman, gli insegno il lavoro proprio David Newman che accolse immediatamente attraverso Zuckerberg un prodigio, dopo questa esperienza scopri un corso Universitario di programmazione alla Mercy College già frequento le scuole superiori.

Nelle superiori Zuckerberg, si affascio alla società Intelligent Media Group sviluppò e caricò Slashdot, iniziò a frequentare Harvard, Zuckerberg aveva sempre la sua reputazione come programmatore. Studiò informatica e psicologia ed entrò a far parte di Alpha Epasilon Piuniversitaria ebraica, e di Kirkland House. Al secondo anno scrisse un programma chiamato CourseMatch. Nel 2016 cambio il bilancio economico e informatico negli apparati finanziari, nel globo della rete e web i suoi progetti avevano il frutto del proprio lavoro, Zuckerberg dal social network riuscendo a vendere dei titoli, nei nostri giorni. Un forte economista sul social Facebook, Twitter altre strutture appartenenza come WhatsApp, Instagram, sembra che il Codivid-19 il callo delle vittime umane non le vittime del social network. 

Oggi possiamo qualificare dagli studi una società variante di modo del pensiero, non tutti possiamo condividere il pensiero di un soggetto sociale rientra sull’opinione della libertà di pensiero, vari studi sono sviluppati dalle ricerche come l’essere umano ha delle facoltà di pensiero e soprattutto quegli studi sono in ricerca dal comportamento dell’uomo, questo non vuol dire che la società non deve ribellarsi da modo di pensare.

Ci sono dei fondamenti della riflessione filosofica da quella idonea di logica e dialogo tra due personalità sembra sé non c’è questo reciproco idealismo non può essere manifestato un rispetto di vivere, ideologico social Facebook, Twitter, ha dei fondamenti dei valori dell’uomo e si restaura una struttura sociale in quest’attinenza di questa epoca.

Dobbiamo persistere dal punto dove quel pensiero da dei frutti, oggi il parere giudizio o atteggiamento motivato dalla variazione umanitaria di teoria social network non è un unico pensiero ma una libertà di pensiero, se questa libertà può dare fuori uscita di pensiero che porta non utilizzare quel diritto giurisprudenziale, dove l’osservanza da un’importanza difendendola di chi l’ha plasmata o di chi la incarna.

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