Attualità

Dalla resurrezione di Gesù alla Pentecoste

di LUCA BOFFA

Il presente articolo sarà sull’immediato periodo post resurrezione di Gesù con accenni alla Pentecoste che poco si festeggerà. Nella Pentecoste Ebraica si festeggia Mosè e il fatto di aver ricevuto le tavole dei Dieci Comandamenti sul Sinai mentre il Cristianesimo festeggia la discesa dello Spirito Santo, da un punto di vista cristiano le due ricorrenze sono correlate in quanto non solo il Cristianesimo deriva dall’Ebraismo ma anche perché la discesa dello Spirito Santo è avvenuta cinquanta giorni dalla Pasqua Ebraica in cui è morto Gesù.

Dopo la morte e resurrezione di Gesù ci fu la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli che cominciarono a parlare in varie lingue in circostanze miracolose per poter predicare, da notare che i credenti in Gesù di quei tempi non sono da considerare cristiani in senso stretto perché gli insegnamenti del Cristo non erano ancora usciti dalla cerchia ristretta del popolo ebraico di quei tempi, da notare che quando negli Atti degli Apostoli si dice che san Paolo perseguitò i credenti in Gesù non sta perseguitando i cristiani ma la cerchia di ebrei che aveva riconosciuto Gesù come Messia d’Israele, infatti era una lotta tra fazioni della religione ebraica non una persecuzione anti cristiana come è stata spacciata per secoli, infatti quando Gesù compare a San Paolo, colui che ha diffuso il Cristianesimo ai non ebrei non si è convertito alla fede cristiana ma ha semplicemente pure lui riconosciuto Gesù come Messia atteso dal popolo ebraico.

Da notare che Paolo si chiamava Saulo come il primo re degli Ebrei stando alla Bibbia ed era come Re Saul un ebreo della tribù di Beniamino, faccio notare che secondo una teoria storica avanzata da Taylor Marshall che è un apologeta cattolico americano Paolo era forse imparentato da un punto di vista ebraico con Erode e la sua famiglia, infatti quando San Paolo si dirige verso la città di Damasco quando gli compare Gesù era in corso una guerra documentata anche da Giuseppe Flavio (scrittore di origini ebraiche del Primo Secolo) tra Erode Antipa figlio di Erode e il re arabo Areta il cui regno aveva come capitale Petra in Giordania ovvero la famosa città scavata nella roccia. Infatti a voler arrestare Paolo è il governatore del re Areta che stava a Damasco in quel momento ed è costretto a fuggire da Damasco e questa teoria spiega perché San Paolo ha come nemico il governatore di Areta e un parente di nome Erodione citato nella lettera ai Romani.

Ad Antiochia di Siria nasce la fede cristiana come la conosciamo perché cominciano a convertirsi a Gesù anche greci ed altri non ebrei visto che la città in questione è greca, infatti il termine cristiano compare nella Bibbia negli Atti degli Apostoli 11:26 e nel Capitolo 26 di questo stesso libro biblico. Dopo la persecuzione operata dal re Erode Agrippa I° anche lui della dinastia di Erode, c’è un evento cruciale nel cristianesimo: il concilio di Gerusalemme fatto dagli apostoli che ha delineato la dottrina cristiana come noi la conosciamo, infatti gli apostoli rendono esenti dalla legge di Mosè e dalle regole religiose ebraiche i non ebrei che stanno diventando in quel periodo numerosi nella Chiesa nascente, Paolo dopo varie peripezie raggiungerà Roma raggiunta anche da San Pietro ma questa è un’altra storia.

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