Attualità

Cile, disordini e rischio guerra civile: dodici manifestanti morti

di ANTONIO ZITO

Da circa sette giorni in Cile le grandi città, come ad esempio la capitale Santiago, sono sede di violenti scontri tra manifestanti e polizia. Tale situazione è stata determinata dalla crisi economica che attanaglia il Paese e anche altre nazioni dell’America Latina. In questa congiuntura basta poco, come un aumento dei biglietti dei tram, a provocare disordini e incendi. Fino ad ora si contano almeno dodici morti tra i manifestanti, e il Presidente della Repubblica Piñera ha parlato chiaramente di rischio di guerra civile. Nonostante la protesta sia molto estesa nel Paese da un punto di vista tattico, è dal punto di vista strategico che manca un leader alla protesta di piazza. Per questo le forze armate esitano ad intervenire in una situazione che ricorda il tempo di Pinochet. In questa situazione il governo che è di destra si trova isolato rispetto alle altre forze politiche.

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