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PAPERBOY IN MUSIC: Edoardo Bennato, il burattino senza fili della canzone italiana

di RICCARDO ANNUNZIATA

Edoardo Bennato è un cantautore e polistrumentista italiano. E’ di genere rock, musica d’autore, folk, Rock and roll, Folk rock, blues e pop rock. E’ ritenuto uno dei maggiori esponenti del rock italiano, genere che ha spesso unito o alternato al blues, al folk, al punk e allo ska.

Nel 1974 è stato il primo italiano a ricevere l’etichetta di punk. Si è esibito al Montreux Jazz Festival nel 1976. Nel marzo del 1980 ha pubblicato i due album come: “Uffa uffa” e “Sono solo canzonette” con la famosa canzone omonima e “L’isola che non c’è” che sarebbe l’isola di Peter Pan con la celebre frase: “Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino poi la strada la trovi da te porta all’isola che non c’è”.

Edoardo Bennato ha avuto un’esperienza musicale significativa a Londra, che ha profondamente influenzato la sua carriera. Ha iniziato ad esibirsi come one man band suonando contemporaneamente la chitarra, la batteria a pedale e il kazoo alternato all’armonica a bocca durante il suo soggiorno. Ha espresso il suo interesse per la musica di Gioacchino Rossini che sarebbe diventato uno dei Rolling Stones se fosse nato ai nostri tempi.

I testi di Edoardo Bennato sono spesso ironici e dissacranti, rivolti in modo graffiante contro il potere, a qualsiasi livello e in qualsiasi forma si manifesti, senza schieramenti politici o appartenenze a partiti. E’ nato a Bagnoli il 23 luglio 1946 da Carlo e Adele Zito ed è il fratello maggiore di Eugenio e Giorgio. La mamma ha avviato tutti e tre i figli alla fisarmonica, anche se la passione di Edoardo era il rock and roll. E’ colpito da Paul Anka, Chuck Berry, Elvis Presley e Neil Sedaka. Nel 1958 ha formato il trio Bennato con i suoi fratelli Eugenio e Giorgio. Hanno iniziato ad esibirsi in vari locali cittadini e nel 1959 vengono chiamati come ospiti nel programma televisivo “Il nostro piccolo mondo” realizzato da Zietta Liù: è la prima apparizione televisiva per Bennato e i suoi fratelli. Edoardo si è diplomato presso il Liceo artistico di Napoli nel 1965 e ha deciso di trasferirsi a Milano per frequentare la Facoltà di Architettura del Politecnico, ma anche per mettersi in contatto con il mondo della discografia. Ha inciso il primo 45 giri come: “Era solo un sogno/Le ombre”. Ha ripreso gli studi a Milano e qui ha ritrovato un giovane cantautore che ha già avuto modo di incontrare nei suoi soggiorni romani, Herbert Pagani, presentatogli da Mia Martini. Nel frattempo Edoardo si laurea in architettura.

Le canzoni principali di Edoardo Bennato sono: “Non farti cadere le braccia” col ritornello: “Non farti cadere le braccia, corri forte, vai più forte che puoi, non devi voltare la faccia, non arrenderti, nè ora nè mai”, “Una settimana un giorno” cantata anche da Velvet nel 2003, “Il gatto e la volpe” con la celebre frase: “Non vedi che è un vero affare non perdere l’occasione sennò te ne pentirai, non capita tutti i giorni di avere due consulenti, due impresari che si fanno quattro per te” e altre ancora. Nel 1990 ha fatto un duetto con Gianna Nannini per la canzone “Un’estate italiana”, famosa per essere diventata la colonna di sonora dei Mondiali di Calcio disputatisi in Italia, col ritornello: “Notti magiche, inseguendo un goal, sotto il cielo di un’estate italiana e negli occhi tuoi, voglia di vincere, un’estate, un’avventura in più”.

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