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Frassati e Acutis santi il prossimo 7 settembre: il profilo di due giovani come tanti

di Luca Boffa

Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis sono due giovani cattolici molto diversi tra loro ma presto saranno santi secondo la Chiesa Cattolica e più precisamente il prossimo 7 settembre.

Frassati è stato un giovane dedito alla carità verso i più poveri e tra i primi oppositori al Fascismo, ai tempi del nascente regime di Mussolini, mentre Acutis era un ragazzo come tanti appassionato di videogiochi e fumetti, vissuto agli albori del terzo millennio.

Piergiorgio Frassati è nato il 6 aprile 1901 a Torino ed è morto il 4 luglio 1925; è un personaggio molto particolare in quanto, oltre ad essere una persona di grande fede ed anche un tipo sportivo dedito all’alpinismo che amava le gite in montagna, è stato come già detto una voce critica del nascente regime di Mussolini e testimone del biennio rosso in Italia, essendo iscritto al partito popolare di Don Sturzo. Frassati e il suo gruppo di amici aveva fondato la “!Compagnia dei tipi Loschi”, mentre il suo nome da terziario domenicano era Girolamo, in onore di Girolamo Savonarola l’eretico vescovo condannato al rogo in quel di Firenze. Tale accostamento lo rese malvisto nel suo ordine religioso. Morì per una poliomielite contratta a causa del suo lavoro in miniera, in quanto il suo impegno politico era indirizzato in particolare verso i lavoratori più poveri.

Carlo Acutis è nato il 3 maggio 1991 a Londra da genitori italiani, è un santo moderno che, oltre ad essere una persona di grande fede cattolica, era anche appassionato di fumetti e videogiochi e gli piacevano pure i pokemon, insomma era un ragazzino moderno che conciliava sempre il sacro col profano in modo assai rilassato, oseremo dire appassionato. Acutis aveva anche un’altra passione, infatti era un genio dell’informatica che progettò un sito dove era possibile individuare i miracoli eucaristici in varie zone del mondo. E’ quindi un santo figlio dei nostri tempi come interessi. Carlo Acutis morì per una leucemia fulminante il 12 ottobre del 2006 a Monza a soli 15 anni di età e – a quanto pare – ha addirittura predetto la sua morte in un filmato che ancora oggi è visibile sulla rete. È il primo personaggio dell’era digitale a diventare santo ai nostri tempi, nonché la sua figura rappresenta un esempio non solo di fede ma anche di passioni e gusti tipici dei ragazzi di oggi.

Per finire, due figure a loro modo interessanti in quanto si tratta di santi figli della modernità in entrambi i casi, seppur in modo molto diverso tra loro e appartenenti ad epoche diverse. 

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