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Guerra russo-ucraina: è l’ora della diplomazia internazionale

di Antonio Zito

I colloqui tra Kiev e Mosca svoltisi venerdì in Turchia non sono falliti come affermato da molte fonti vicine ai governi occidentali . Infatti oltre al cospicuo scambio di prigionieri, mille per mille, si è fissata la necessità di un accordo programmatico per fissare le priorità delle due parti in guerra. Ma per motivi politici interni l’amministrazione americana, attraverso i suoi portavoce, e in particolare quella della Casa Bianca Karoline Leavitt affermano che l’obiettivo del presidente americano è un cessate il fuoco subito.

Ed è stato chiarito che ci sarà un colloquio telefonico  questa sera alle 17 ora di Mosca in cui Trump e Putin avranno la possibilità di un serio confronto. Nel frattempo la diplomazia europea nelle sue varie fonti estere, e in particolare quella tedesca e quella francese e inglese minacciano la possibilità di un appoggio militare maggiore a Kiev, fatta eccezione per l’Italia in cui la Meloni svolge ormai da tempo un’opera di mediazione tra USA e EU e inoltre si è dichiarata a nome di tutto il suo Governo contro l’impiego di truppe italiane nel conflitto.

Un vertice tra Putin e Trump” non è in questo momento in preparazione” lo ha detto Dmitry Peskov portavoce del Cremlino ma ulteriori chiarimenti tra le parti saranno certamente utili.  In particolare è evidente il costo catastrofico della guerra da entrambe le parti lo ha affermato un portavoce del governo inglese diretto dal Premier Keir Starmer che però continua a scegliere l’interventismo come sua politica.

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