di LUCA BOFFA
Salvo D’Acquisto, ovvero il carabiniere di grande fede cattolica e membro laico dell’ordinariato militare italiano che è morto martire nella seconda guerra mondiale è sulla via della beatificazione. Per chi non lo sapesse il nostro carabiniere beato è nato Napoli nel 1920 in una famiglia povera della classe operaia partenopea. Diventato carabiniere, Salvo D’Acquisto ha servito in Libia nelle truppe coloniali italiane di stanza a Bengasi, tornato in Italia nel 1942 fu spostato in una piccola caserma vicino Roma sulla Via Aurelia, fu poi spostato a Palidoro frazione di Fiumicino che è stato luogo del suo martirio. Fu ucciso dopo aver offerto la sua vita in cambio di 21 civili innocenti in una rappresaglia delle truppe tedesche, i tedeschi lo accusarono ingiustamente di terrorismo.
Il 25 febbraio 2025 Cardinale Pietro Parolin ha autorizzato il processo di beatificazione per Salvo d’Acquisto riconoscendo il suo martirio anche in senso cattolico e non solo come martire civile della storia italiana recente. Il nostro carabiniere eroe ha un parallelismo con un altro beato di stampo militare ovvero Teresio Olivelli che è un bersagliere dei tempi della seconda guerra mondiale ucciso da un kapò polacco in quanto finito nel campo di concentramento nazista di Flossemburg dieci giorni prima della liberazione di Auschwitz nel 1945.
Per tornare in tema la beatificazione di Salvo D’Acquisto è una pietra miliare perché si tratta di un eroe nazionale recente sulla via della beatificazione, inoltre sia il già citato Teresio Olivelli che è della provincia di Como che il meridionale Salvo d’Acquisto sono da modello a nostro avviso non solo per i giovani italiani ma si spera per i giovani di tutti il mondo. Per finire Salvo D’Acquisto è stato interpretato da un giovane Massimo Ranieri nell’omonimo film del 1974 del regista Romolo Guerrieri, da segnalare anche la fiction con Beppe Fiorello del 2003.
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