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Alluvione nelle Marche e nel Trapanese: fenomeni da combattere

di Alessia Trovato 

Un bambino dolcissimo con una particolarità, era affetto da autismo. Mattia, 8 anni molti sogni da realizzare e tutta la vita davanti. Eppure è stato strappato alla vita dalla furia dell’acqua, la stessa che molto spesso lo aveva coccolato sia da neonato che da bambino.

Lo scorso 15 settembre, insieme a Mattia, perdono la vita altre tredici persone, nell’alluvione che ha colpito la regione Marche. Le famiglie delle vittime  chiedono giustizia,  solo giustizia. Era  il 15 settembre,  quando una pioggia torrenziale si abbatte nella suddetta regione, distruggendo non solo molte abitazioni ma anche parecchie  attività commerciali. Sono state aperte delle inchieste, per verificare ed accertare eventuali responsabilità.

Non posso e non voglio entrare in merito all’attività investigativa in quanto al momento le indagini sono ancora in corso. Mi limiterò a fornire alcune informazioni ed a pormi tutti gli interrogativi che ognuno di noi ha ben chiari nella sua mente: di chi è la colpa? Chi non ha svolto diligentemente il proprio lavoro, mantenendo in sicurezza il territorio? Era prevedibile tutto ciò, salvando in primis le vite umane ed in secondo luogo evitare che molte famiglie si ritrovassero senza casa e senza la propria attività portata avanti con dedizione ed enormi sacrifici?

Risposte zero. I  miei interrogativi, sono ancora rimasti tali. A distanza di meno di un mese anche la mia Regione, in particolare la città di Trapani, nello specifico il territorio di Salinagrande,  colpito da una violenta pioggia,  che, raggiungendo il livello  di un metro e mezzo di altezza, ha allagato abitazioni, negozi, trascinato via automobili  e devastato tutto ciò che ha incontrato nel suo percorso. Qui, da indiscrezioni lette sui quotidiani locali, emerge che un ingegnere, già nel lontano 2011, aveva redatto uno studio idrogeologico che l’Amministrazione Comunale dell’epoca non ha mai letto lasciandolo chiuso in un cassetto. In questo documento si evince la pericolosità a cui è sottoposto il territorio di Salinagrande ed i possibili scenari legati a forti precipitazioni. L’unica nota positiva, che ci rincuora è che fortunatamente non ci sono state vittime.

Nel caso specifico, se il documento fosse stato letto con attenzione, si sarebbero potuti evitare i danni e soprattutto avremmo risparmiato anche in termini economici  mettendo in sicurezza il territorio considerato pericoloso?  Anche qui aspettiamo le risposte!

foto: alluvione nelle Marche (fonte Vigili del Fuoco)

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