Elisa è una delle più apprezzate artiste del panorama italiano ed internazionale. Avvolta nel suo abito bianco, simbolo di purezza, si è presentata alla 77° edizione del festival di Sanremo, conquistando pubblico e critica con un brano dolcissimo, classificandosi al secondo posto, dal titolo “ O forse sei tu “. Con la collaborazione di Davide Petrella, e prodotto da Andrea Rigonat, suo marito dal quale ha avuto due figli : Emma Cecile e Sebastian.
Il brano, scritto, in piena pandemia, come ha affermato la stessa artista, vuole racchiudere tutte le preoccupazioni che il mondo ha vissuto in questo periodo, attribuendo una visione positivistica della situazione.
Il suo ritorno alla competizione canora, dopo 21 anni, dalla sua prima partecipazione con il brano “ Luce”, scritto dalla cantautrice in collaborazione con Zucchero Fornaciari, con il quale ottenne a parte la vittoria nella categoria big, numerosi riconoscimenti, tra cui il premio, “Miglior interprete del Festival”, voluto dal presidente della giuria di qualità, Gino Paoli, ed istituito appositamente per lei in quell’edizione.
Ripercorriamo la sua ventennale carriera, soffermandoci su alcuni aspetti particolari e poco conosciuti. Nata a Trieste, cresciuta tra Gorizia e Monfalcone, dove il padre si era trasferito per motivi di lavoro, crebbe in una famiglia di composta da parenti di nazionalità differenti, assaporando una realtà totalmente cosmopolita da farla appassionare alla studio della lingua inglese, tanto che, tutti i suoi primi testi sono scritti in lingua inglese.
Esordì nel 1996, con il primo album dal titolo “ Pipes & Flowers”, album prodotto da Caterina Caselli, e con il quale le verranno assegnati, quattro dischi di platino. Nel corso degli anni , ha vissuto, mutando il suo stile musicale. Attingendo sempre da nuove fonti, ampliando i suoi orizzonti culturali, arricchendo il suo bagaglio personale tanto da risultare sempre in continua evoluzione. Le sue fonti di ispirazione vanno da Annalise Morrisette ai Diors, senza dimenticare i Cranberries, che ha omaggiato proprio nelle scorse ore con l’interpretazione sui social di Zombie, per dire il suo no alla guerra con la musica.
Ha ricevuto, numerosi riconoscimenti, tra cui una nomination ai Grammy Awards, per il brano “Ancora qui”, scritto da Elisa e composto dal maestro Ennio Morricone, inserito nella colonna sonora del film Django Unchained, pellicola diretta da Quentin Tarantino.
Voce incantevole, sia nei suoi brani, sia nelle interpretazioni personalizzate di alcuni brani che hanno segnato la storia della musica italiana, una fra queste , la versione del brano di Mia Martini “ Almeno tu nell’Universo”, ha incantato il pubblico estasiato dalla sua originale interpretazione.I suoi video, rispecchiano, e trasmettono, la sua personalità, l’amore per la vita, per la natura e per tutto ciò che la circonda. Apprezzata artista, si cimenta, anche in altre professioni come la regia di videoclip, attrice di teatro, produttrice discografica, fotografa, doppiatrice e scrittrice.
“ La mia canzone di Sanremo 2022, è, una carezza di conforto”.
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